Nell’infinità dei generi musicali, esistono alcuni artisti che hanno lasciato un segno. Tutte le grandi riviste della musica pubblicano occasionalmente la classifica degli album migliori di tutti i tempi. Dopo averne lette tante mi sono accorta che non vado d’accordo con tutte, ma il parere nel quale mi ritrovo di più è quello della famosa rivista americana Rolling Stone. Ecco gli album che hanno meritato un posto nella top 10:
10. Lauryn Hill, 'The Miseducation of Lauryn Hill' Questo album fu pubblicato il 25 agosto 1998, e fu il primo e unico album da solista della Hill. L’album fece diventare Lauryn Hill una star e riuscì anche a battere il record delle vendite della prima settimana dalla pubblicazione per un’artista donna: furono vendute più di 400 mila copie e Hill ottenne 10 candidature ai Grammy e cinque vittorie, fu il maggiore successo per un’artista donna a quel tempo.
9. Bob Dylan, 'Blood on the Tracks' L’album di Bob Dylan fu pubblicato il 20 gennaio 1975, fu registrato in un momento molto importante della vita dell’artista: Dylan era in mezzo a un divorzio e al culmine della sua fama. Proprio per questo, in più interviste gli fu chiesto se le canzoni avessero a che fare con il divorzio e con la relazione con sua moglie Sarah. In tutte il cantante negò ogni legame tra la sua vita sentimentale e l’album, anche se in realtà durante un concerto live Dylan introdusse la canzone Simple Twist of Fate dicendo “Here’s a simple love story. Happen to me.”, cioè Ecco una semplice storia d’amore. È successa a me.
8. Prince and the Revolution, 'Purple Rain' L’album fu pubblicato il 25 Giugno 1984 e fu il primo album di Prince a raggiungere il primo posto della Billboard 200 e passò 24 settimane consecutive come n°1. Tra i singoli più importanti ci sono When Doves Cry, Let’s Go Crazy, Purple Rain e I Would Die 4 U. Ma perché il titolo "Purple Rain"? Questo fu spiegato in due diverse versioni da Prince stesso e dalla principale collaboratrice dell’album, Lisa Coleman. Il cantante dice che la pioggia viola simboleggia la fine del mondo e vuole significare lo stare accanto alle persone care. Coleman invece spiegò che la pioggia indica la purificazione e il viola l’alba, cioè un nuovo inizio.
7. Fleetwood Mac, 'Rumours' Questo album fu pubblicato il 4 febbraio 1977, passò 31 settimane al primo posto di Billboard e vendette 40 milioni di copie in tutto il mondo. Troviamo importanti brani al suo interno, tra cui Dreams, Don’t Stop, Go Your Own Way e You Make Loving Fun. L’album fu pubblicato in un momento di grande tensione per il gruppo, perché ci furono grandi sofferenze per tutti i membri della band, i rapporti si infransero e il gruppo si ritrovò in una continua atmosfera di tensione e pressione. I Fleetwood Mac hanno reagito ringraziando la rivista per aver nominato il loro album nella sua top 500 attraverso Twitter.
6. Nirvana, 'Nevermind' L’album fu pubblicato il 24 settembre 1991 e fu considerato da tanti molto di più di un qualsiasi album rock, perché diede una voce a una generazione che voleva farsi sentire e allo stesso tempo mise tra i primi posti della musica più ascoltata il rock alternativo, cioè la musica dei nostri genitori. Il titolo dell’album inizialmente doveva essere Sheep, che significa pecora, un riferimento al seguire la massa per quanto riguarda il denaro e il successo che è reso evidente anche dalla copertina.
5. Beatles, 'Abbey Road' La band più influente degli anni ’60 pubblicò questo album il 26 settembre 1969. Fu registrato con un gran numero di visite allo studio sparse tra la primavera e l’estate del 1969. L’album fu pubblicato solo pochi giorni dopo che la band fu informata da John Lennon del suo piano di seguire una carriera da solista. La famosa immagine della copertina fu pensata molto dopo come modo per risparmiare rispetto all’idea originale, la quale era quella dello scatto dei Beatles che planano ai piedi dell’Everest.
4. Stevie Wonder, 'Songs in the Key of Life' L’album fu pubblicato il 28 settembre 1976 e fu uno dei più influenti pubblicati in un momento particolarmente proficuo per Wonder e per la musica R&B in generale. Al suo interno ci sono canzoni importanti, tra cui Sir Duke, I Wish, Isn’t She Lovely e classici come Knocks Me Off My Feet, Black Man e Pastime Paradise.
3. Joni Mitchell, 'Blue' L’album fu pubblicato il 22 giugno 1971, contiene al suo interno canzoni molto importanti tra cui All I want, My Old Man, Little Green e Carey. Fu chiamato così dalla cantante perché appunto era uno dei periodi “blu” della sua vita: fu proprio in quel momento che terminò la sua relazione con il compagno Graham Nash. Mitchell stessa descrive l’album come uno da ascoltare durante le giornate nuvolose e buie.
2. The Beach Boys, 'Pet Sounds' L’album fu pubblicato il 16 maggio 1966 e contiene brani famosi, tra cui Sloop John B, Wouldn’t It Be Nice, God Only Knows e Caroline, No. Fu certificato disco di platino, è al primo posto dei top 100 della rivista Mojo e al primo posto dei top 200 della rivista Uncut. Inoltre, Paul McCartney dichiarò di considerare God Only Knows la canzone d’amore più bella mai scritta e disse di aver regalato a ognuno dei suoi figli una copia di Pet Sounds.
1. Marvin Gaye, 'What's Going On' L’album fu pubblicato in una buia estate durante la quale si mischiano tensioni per il razzismo e ansie per problemi ambientali, i quali sono tutti argomenti nell’album di Gaye. Con le canzoni di questo album rivoluziona la sua carriera musicale mettendo messaggi di protesta all’interno dei suoi brani, i quali rimasero nella storia soprattutto perché furono suonati in momenti importanti, come al Tiger Stadium poco dopo la liberazione di Nelson Mandela nel 1990 o per la veglia di George Floyd nel 2020. L’ispirazione maggiore di Marvin Gaye fu l’evento così detto “Bloody Thursday”, cioè giovedì di sangue, durante il quale è testimone della violenza contro degli attivisti che protestavano contro la guerra. Dopo aver parlato con il suo amico Al Cleveland delle sue preoccupazioni, quest’ultimo scrive una canzone con i pensieri dell’amico; appena la sente, Gaye decide di condividerla con i suoi compagni di gruppo, ma loro rifiutano di metterla sull’album siccome la consideravano un brano di protesta. Dopodiché Gaye cambia le parole e la melodia in modo che sembrasse una canzone più associata con il ghetto cosicché assomigliasse più a una storia che una canzone.
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